Autonomia auto elettriche

Autonomia delle auto elettriche, curiosità e programmazione delle ricariche.

Da sempre l’autonomia delle auto elettriche è un fattore importante da tenere in considerazione, soprattutto al giorno d’oggi con il grande sviluppo dell’e-mobility e una differenza ampia fra le varie autonomie delle macchine.

Ma come si misura l’autonomia delle auto in generale?

In passato veniva utilizzato il ciclo di guida NEDC (New European Driving Cycle) che si applica a tutte le autovetture e ai veicoli commerciali leggeri. È stato introdotto dall’Unione Europea nel 1992 e prevedeva un test della lunghezza di 11 km, a una temperatura compresa tra 20° e 30°, per una durata complessiva di 20 minuti. Utile per misurare il consumo di carburante e le specifiche emissioni dei veicoli e fornire così valori e risultati comparabili.

A partire dal 1° settembre 2017 il vecchio test è stato sostituito dal WLTP (Worldwide harmonized Light-Duty vehicles Test Procedure), che prevede un test effettuato a 23 °C, su un percorso di 23 km per 30 minuti.

Cosa fare per gestire al meglio l’autonomia?

I costruttori dichiarano il consumo dell’auto, utilizzando i dati del ciclo di omologazione WLTP. In passato (e alle volte ancora oggi) si faceva riferimento al ciclo NEDC. Il problema di questa procedura è che non si andrà mai ad indicare i valori di consumo che ha un’auto ad una velocità autostradale. Soprattutto con il recente exploit di vetture elettriche che non performano al massimo delle capacità con temperature rigide e di conseguenza riducendo l’autonomia.

Dunque il consiglio è quello di programmare in anticipo le ricariche in caso di viaggi lunghi per evitare di rimanere a secco. Perciò Chargy.it ha creato una sezione dedicata a mappe con punti di ricarica in tutta Italia.

Autonomia auto elettriche
Autonomia auto elettriche

Cosa fare per gestire al meglio l’autonomia?

I costruttori dichiarano il consumo dell’auto, utilizzando i dati del ciclo di omologazione WLTP. In passato (e alle volte ancora oggi) si faceva riferimento al ciclo NEDC. Il problema di questa procedura è che non si andrà mai ad indicare i valori di consumo che ha un’auto ad una velocità autostradale. Soprattutto con il recente exploit di vetture elettriche che non performano al massimo delle capacità con temperature rigide e di conseguenza riducendo l’autonomia.

Dunque il consiglio è quello di programmare in anticipo le ricariche in caso di viaggi lunghi per evitare di rimanere a secco. Perciò Chargy.it ha creato una sezione dedicata a mappe con punti di ricarica in tutta Italia.

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